Introduzione alla programmazione con Bee-Bot e Arduino in un ambiente inclusivo e accessibile
Luca Liberti, Maria ZakharyAbstract

Quanto sappiamo
Attraverso Bee-Bot, un robot educativo intuitivo, e la piattaforma Arduino, gli studenti esplorano in modo pratico e coinvolgente i principi fondamentali del pensiero computazionale, del problem solving e della logica algoritmica. Il corso è progettato per garantire un apprendimento inclusivo e accessibile, affinché tutti i partecipanti, indipendentemente dalle loro conoscenze pregresse, possano sviluppare competenze digitali essenziali. Questa esperienza rappresenta una buona pratica di comunicazione scientifica, poiché rende concetti complessi fruibili anche ai più giovani, favorendo una maggiore alfabetizzazione digitale e stimolando la curiosità verso le discipline Stem fin dalla giovane età.
Insegnare la programmazione con Bee-Bot: un approccio inclusivo
Le nostre lezioni non si limitano a trasmettere informazioni, ma mirano a creare un ambiente in cui gli studenti possono sperimentare e apprendere attraverso l’errore.
Utilizzando il robot Bee-Bot, progettato per bambini della scuola primaria, introduciamo i concetti base della programmazione in modo semplice e intuitivo. Con funzioni come avanti, indietro, destra e sinistra, i bambini imparano a risolvere il labirinto e far arrivare il robot a destinazione. Spesso, la paura di sbagliare, legata alla pressione scolastica, frena alcuni alunni.
Tuttavia, incoraggiamo un approccio in cui l’errore è visto come parte naturale del processo di apprendimento.
Nella programmazione, come nella vita, sbagliare è un’opportunità per migliorare.
Il corso è strutturato per garantire che tutti, indipendentemente delle capacità iniziali, raggiungano gli stessi obiettivi. Attraverso attività differenziate e supporto personalizzato, promuoviamo un apprendimento equo e accessibile, riducendo le disparità e permettendo a ciascuno di progredire secondo i propri tempi.
Per favorire la collaborazione tra i bambini e ridurre l’ansia da prestazione, adottiamo spesso una metodologia di lavoro in gruppi.
Questa modalità permette agli alunni di confrontarsi, sviluppare strategie condivise e scambiare idee.
Lavorare in gruppo non solo promuove lo spirito di squadra, ma aiuta anche stimolando la partecipazione costante.
Arduino nella didattica: pratica e creatività
La piattaforma Arduino è stata introdotta per coinvolgere gli studenti più grandi, in particolare quelli di terza media.
A differenza delle attività con Bee-Bot, rivolte ai più piccoli, l’approccio con Arduino è stato più strutturato e frontale, adattandosi alle capacità cognitive e tecniche degli adolescenti.
Ogni lezione è stata organizzata attorno alla costruzione di circuiti elettronici, utilizzando i componenti del kit Arduino student.
I progetti realizzati hanno spaziato da semplici semafori e luci natalizie a sistemi più elaborati con i sensori, dimostrando la versatilità della piattaforma.
Nelle prime lezioni è stata dedicata particolare attenzione all’introduzione tecnica dei componenti fondamentali: breadboard, resistenze, fili di rame, LED, sensori ecc.
Questa fase teorica è stata essenziale per fornire ai ragazzi le basi per comprendere il funzionamento dei circuiti e il ruolo di ciascun elemento.
Successivamente, si è passati alla parte pratica, con la costruzione guidata dei circuiti e la scrittura del codice tramite Arduino IDE.
Ogni progetto è stato preceduto da una spiegazione iniziale, e poi una fase in cui i ragazzi hanno potuto mettere in pratica quanto appreso.
I ragazzi non si sono limitati a seguire le istruzioni, ma hanno proposto modifiche ai circuiti.
L’integrazione di Arduino nel percorso didattico si è rivelata un successo, non solo per l’apprendimento ma anche per la creatività.